Moto, è morto Nicky Hayden: l’ex campione di MotoGp investito in bici
Il pilota, investito mercoledì scorso mentre si trovava in bicicletta, non è sopravvissuto al trauma cerebrale. Stesso destino per la triatleta Julia Viellehner, ricoverata con lui
22 Maggio 2017
Nicky Hayden è morto a 35 anni all'ospedale Bufalini di Cesena. L'ex campione del mondo della MotoGp (nel 2006, dopo un epico duello con l’amico-rivale Valentino Rossi) non è sopravvissuto ai traumi riportati nell'incidente in bicicletta, mentre si allenava, cinque giorni fa.
Il comunicato dell’ospedale
Ad annunciare il decesso l’ultimo bollettino medico dell’istituto. Dal momento del ricovero, le condizioni del pilota campione del mondo della MotoGp nel 2006, investito da un’auto durante un allenamento in bicicletta lungo la Riccione-Tavoleto, erano apparse gravissime. «Il Collegio medico ha accertato il decesso del paziente Nicholas Patrick Hayden, ricoverato da mercoledì scorso 17 maggio nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Bufalini di Cesena a seguito del gravissimo politrauma occorso in quella stessa data», recita il testo del comunicato.
L’episodio dell’incidente
Il «Kentucky Kid» era reduce dalle gare di Superbike, dove correva con la Honda, a Imola e si stava allenando lungo nella vicina Misano Adriatico quando a uno stop è stato urtato violentemente da un’automobile. Ne era uscito con un violento trauma cranico e con diverse fratture a bacino e corpo.
Lunedì mattina il quotidiano Rimini Today aveva accennato a un video sull’incidente, avvenuto a un incrocio della provinciale Riccione-Tavoleto. Secondo le ricostruzioni riportate dal giornale, nelle immagini si vedrebbe Hayden tirare dritto all’incrocio - dove è presente uno stop - senza fermarsi mentre dalla sua sinistra arriva la Peugeot, guidata da un 30enne, che non era risultato positivo per alcol o droghe. Il filmato sarà analizzato dagli esperti per capire se l’auto che ha investito il pilota statunitense rispettasse o meno i limiti di velocità. Al vaglio degli inquirenti anche l’ipotesi che Hayden potesse essere distratto dalla musica del suo Ipod.
Le reazioni
Immediate le reazioni di cordoglio del mondo dello sport, e in particolare della moto. L’ex collega Marc Marquez si dice «straziato dalla notizia», l’ex compagno di squadra Dani Pedrosa gli dedica anche un «Sempre nel mio cuore»; Aleix Espargaro «non ci può credere», l’ex campione di Moto 3 Danny Kent ha pubblicato una conversazione avuta con l’amico. Il ciclista Chris Froome, investito fortunatamente senza conseguenze pochi giorni prima, è «rattristato», il pilota di Formula 1 Mark Webber saluta «una persona meravigliosa, genuina e vera». Dall’Italia, le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò («Tristezza infinita») alle squadre di calcio, con il Milan («Profondamente addolorati») e la Roma («Ci stringiamo al dolore della famiglia»). L’ex pilota Max Biaggi: «Tutto questo è senza senso»
Lo stesso destino per Julia Viellehner
Proprio lunedì al Bufalini era morta anche un’altra ciclista investita, la triatleta Julia Viellehner che lunedì scorso era stata investita da un tir mentre si trovava al passo delle Forche, «strappo» nell’Appennino forlivese. Alla tedesca, 31 anni, erano state amputate entrambe le gambe nel disperato tentativo di salvarla.
Fonte Corriere della Sera di Maria Strada
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