Un grande augurio a Carlo Mazzone per i suoi 80 anni. Auguri ad un grane allenatore


       
Una lunghissima carriera (ancora oggi è l'allenatore con più panchine in Serie A, 795) che lo ha visto ottenere, come dice lui "scudetti" delle piccole cioè le promozioni e le salvezze ma in taluni casi straordinari successi, come il sesto posto raggiunto con l’Ascoli o la qualificazione per l’allora Coppa Uefa con il Cagliari etc..
Ma facciamo un breve riassunto della carriera di Mister Mazzone:
esordisce in panchina con l'Ascoli di Costantino Rozzi verso il quale non ha mai nascosto la sua gratitudine, ha guidato anche, Fiorentina, Catanzaro, Lecce, Cagliari, Roma, Napoli, Bologna, Perugia e Livorno (Ascoli e Bologna in due periodi diversi). Ha allenato campioni del calibro di Totti, Roby Baggio, Pirlo, Balbo, Fonseca, Antognoni, Francescoli, Signori, Giannini. Molti dei suoi allievi sono diventati allenatori di successo: Conte, Guardiola e Ranieri, ma anche Iachini, Carillo, Mihajlovic, Mandorlini, Novellino, Menichini, Nicolini, Bisoli e tanti altri.
All'inizio degli anni Settanta porta l’Ascoli dalla C alla A e dove tornerà nei primi anni ottanta per raggiungere uno straordinario sesto posto oltre che l'obiettivo di quattro salvezze consecutive. In seguito alla guida della "sua" Roma tra il 1993 e il 1996 (venuti dopo l'exploit dei campionati con il Cagliari che riuscì a portare dopo 21 anni in Coppa Uefa) quando fece esordire in serie A Francesco Totti. E come non ricordare le straordinarie stagioni sulla panchina del Brescia di Roberto Baggio ma anche di Andrea Pirlo, sua l'idea di trasformarlo in regista davanti alla difesa ruolo in cui diventerà imbattibile, e di Pep Guardiola. Con lui le rondinelle raggiungeranno il miglior risultato di sempre con il settimo posto nel campionato 2001-2002.
Rimane negli annali la sua corsa verso la curva dei tifosi atalantini che lo offendevano ed a cui Mazzone promette ed ottiene di recuperare lo svantaggio accumulato dalla sua squadra.
Facciamo gli auguri di compleanno al tecnico ma sopratutto all’uomo che ci ha fatto vivere l’ardore ed il divertimento del suo calcio, quel calcio che oggi non c’è più.

Questo è il ritratto che lui fa di se stesso:
“Sono sempre stato un cane sciolto. Avanti tutta, come un navigatore solitario. Mai avuto padrini, né sponsor. Mai fatto parte di lobby di potenti dirigenti, mai goduto del favore di giornalisti condiscendenti o di raccomandazioni. Se ho ottenuto qualcosa lo devo a me stesso, alla mia determinazione e alla passione che ho messo nella mia carriera. E sono orgoglioso di essere un grande professionista, magari non un grande allenatore, ma certamente un professionista e un uomo perbene.”

Ma noi riteniamo che in questa frase rivolta dal tecnico al difensore Amedeo Carboni è racchiuso tutto il suo modo di essere:
“Amedè quanti gol hai fatto in carriera”? “4 Mister”! “E allora perché cazzo te ne stai a annà in attacco?!!!”

“AUGURI MISTER”

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