Yokohama mondiale: nella tappa giapponese di World Triathlon Series trionfano i campioni del mondo Flora Duffy e Mario Mola. 18^ Alice Betto, 36^ Annamaria Mazzetti, 47° Massimo De Ponti
13 Maggio 2017
Una vera e propria cavalcata trionfale. La campionessa del mondo in carica Flora Duffy (BER), al debutto stagionale, domina la terza tappa di World Triathlon Series a Yokohama piazzando un distacco di poco meno di due minuti tra se e statunitensi Katie Zaferes e Kirsten Kasper che completano il podio della gara giapponese. 18° posto per Alice Betto (G.S. Fiamme Oro), autrice di un'ottima frazione di nuoto e di una consistenze frazione ciclistica; 36^ Annamaria Mazzetti (G.S. Fiamme Oro), che incappa in una foratura intorno al 38° km della seconda frazione. In campo maschile, lo spagnolo Mario Mola, iridato nella stagione passata, concede il bis dopo il successo a Gold Coast davanti al connazionale Fernando Alarza e al norvegese Kristian Blummenfelt. Massimo De Ponti (C.S. Carabinieri) termina in 47^ posizione mentre finisce anzitempo la gara di Davide Uccellari (G.S. Fiamme Azzurre), costretto al ritiro dopo il nuoto a causa di un problema al polpaccio.
La pioggia accompagna tutta la gara femminile. Dopo il tuffo, la britannica Jessica Learmonth guida le operazioni seguita dalle connazionali Lucy Hall, Sophie Coldwell e dall'americana Summer Cook e detta il ritmo per tutti i 1500 metri di nuoto. Flora Duffy è in agguato ed esce dall'acqua a ridosso delle migliori, ma con un cambio velocissimo balza al comando della gara. Alice Betto (12^ all'uscita dall'acqua) è tra le prime inseguitrice ed insegue le migliori ad una manciata di secondi mentre Annamaria Mazzetti arriva al primo cambio in 46^ posizione (con l'australiana Gentle e la neozelandese Hewitt). Il percorso tecnico e la pioggia insistente rendono non consentono la formazioni di gruppi numerosi: dopo il primo dei nove giri, la campionessa del mondo è la più attiva e prende il comando delle operazioni in testa alla gara assieme alla rivelazione britannica Coldwell, la Betto insegue a una ventina di secondi con l'americana Kasper mentre la Mazzetti gira a 1'40” dalla testa. La coppia al comando fa sul serio e aumenta il vantaggio aumentando il vantaggio sulle dirette inseguitrici e sul gruppo più numeroso di cui fanno parte la leader di World Series Hewitt e l'azzurra Mazzetti. A metà della frazione ciclistica, la situazione si delinea: il duo di testa prende il largo, le 10 più immediate inseguitrici (tra cui la prima delle due azzurre, le americane Zaferes e Kasper e le britanniche Hall, Learmonth e Holland) si assestano a 40” mentre il gruppo principale (di cui fa parte la seconda italiana) gira a 2'15”. Si arriva al secondo cambio con Duffy e Coldwell sempre saldamente al comando, il gruppo con la Betto, comprese Zaferes e Leartmonth, incappate in una caduta durante il 6° giro in bici, cambia con 1'15”, il plotone più consistente si presenta al secondo cambio con 3'15” mentre Annamaria Mazzetti chiude la seconda frazione in 38^ posizione con 4'16” di ritardo dalle battistrada.
La portacolori delle Bermuda, sin dalle prime fasi della frazione di corsa, vola al comando, la Coldwell, classe 1995, al debutto sulla distanza olimpica in World Triathlon Series, procede ad un ritmo regolare cercando di difendere la piazza d'onore mentre per il podio si preannuncia un duello a stelle e strisce tra Zaferes e Kasper. Proprio nell'ultimo giro di corsa dei quattro previsti, la giovane britannica cala vistosamente e subisce il sorpasso delle due americane che si piazzano al 2° e al 3° posto alle spalle di una incontenibile Duffy. A seguire, Coldwell e Holland (GBR), Gentle (AUS), Stanford e Learmont (GBR), Michel (BEL) e Van Coevorden (AUS). Alice Betto, costretta a scontare 15 secondi di penalità per aver posizionato il materiale al di fuori dell'apposito box in T1, chiude al 18° posto. Annamaria Mazzetti, al debutto stagionale in World Triathlon Series, chiude in 36^ posizione una prova compromessa da una sfortunata foratura nelle ultime fasi della frazione ciclistica.
“Oggi ho fatto una gara d'attacco – spiega Alice Betto – ho disputato un buon nuoto, anche se avrei preferito stare un pochino più avanti, non mi sono persa d'animo e ho dato tutto in bici. Nella prima fase del ciclismo, da sola, sono rientrata su tre atlete e poi ho collaborato bene con la Zaferes. Di corsa, la condizione sta migliorando anche se mi spiace di aver preso la penalità per aver lanciato la cuffia fuori dal box: fa parte del gioco, è stato un mio errore, ma le gare si decidono anche per questi dettagli. Nel complesso sono davvero contenta, sono riuscita a dare il meglio anche in condizioni climatiche difficili. Ora si pensa alla prossima gara, la World Cup di Cagliari”.
La pioggia continua imperterrita anche durante la gara maschile. Dopo il tuffo, il gruppo si dispone su un fronte piuttosto largo e gli atleti procedono compatti: a comandare le operazioni è il rientrante Jonathan Brownlee (GBR) che è anche il più lesto a saltare in sella. A differenza della prova delle donne, non si creano immediatamente distacchi importanti, ma il gruppo procede in lunghissima fila indiana. Davanti sono proprio il vicecampione olimpico in carica e il norvegese Blummenfelt assieme ai sudafricani Sullwald e Schoeman i più attivi mentre in coda del plotone si crea una frattura e De Ponti rimane attardato. Il ritmo in testa è forsennato e avviene la selezione “da dietro” con diversi atleti che si staccano non riuscendo a mantenere il passo dei migliori. A meno di 1 km dal termine della frazione ciclistica, il colpo di scena: Jonny Brownlee è coinvolto in una caduta, subisce un danno meccanico alla bicicletta, ma riesce comunque a raggiungere la zona cambio correndo con la bici in spalla, anche se lontano dai migliori. Il bronzo olimpico Henri Schoeman è il più lesto a svolgere le operazioni di cambio e prende il comando della gara nelle prime fasi della corsa, ma Mario Mola è in agguato e raggiunge la testa della corsa con il norvegese Blummenfelt; Fernando Alarza insegue in quarta posizione ad una manciata di secondi. Quando mancano 4 km al traguardo, il campione del mondo in carica allunga in maniera decisiva e si invola verso la seconda vittoria consecutiva in WTS; al secondo posto si piazza Alarza mentre uno straordinario Blummenfelt conquista la terza posizione in volata su Schoeman. A seguire, Schilling (DEN), Pevtsov (AZE), Briffod (SUI), Igor Polyanskiy (RUS), Gomez (ESP) e Faldum (HUN).
Fonte FITRI
0 commenti:
Posta un commento