Coppa Italia, Lazio-Roma 2-0: Milinkovic e Immobile decidono il primo round della semifinale

Sembrava una lotta impari, una salita per la Lazio, che invece ha dimostrato, a fronte di una ottima rosa e di un bravo tecnico, di poter affrontare chiunque. Certo non è ancora finita, ma la Roma dovrà cambiare la mentalità, elemento che ha precluso troppo spesso l’ottenimento di migliori risultati calcistici.


Certo per Nainggolan ed i tifosi romanisti  è stato un brusco risveglio, lo dimostra il fatto che i social in cui si esprimono i romanisti sono rimasti in silenzio, attirando su di se gli sfottò dei laziali, ma questa è la parte divertente del calcio; si, questa volta possiamo finalmente dire divertente, da tempo ci aspettavamo che il clima tornasse nei limiti del gioco, è sinonimo di maturità delle tifoserie (in questo caso laziali e romanisti), speriamo che ci sia un definitivo  abbandono di scontri indotti da linee politiche, utili solo ai politicanti italiani, ed il ritorno di una sana goliardia, perché il calcio è un gioco, uno spettacolo, non uno scontro tra faziosi.


La stracittadina va dopo quattro anni ai biancocelesti, con un gol per tempo la squadra di Inzaghi batte i giallorossi e 'vede' la finale
di MATTEO PINCI (Repubblica Sport)

ROMA - Un urlo che sembra una liberazione. A 1375 ‎giorni dall'ultima volta, la coppa Italia regala un altro derby alla Lazio: ne aveva persi 4 di fila, non vinceva dalla "coppa in faccia" del 26 maggio 2013. Ora Milinkovic e Immobile mettono l'ipoteca su un'altra finale. Tra 35 giorni, servirà un'impresa alla Roma per rovesciare la bilancia della qualificazione.

Riassunto dell’incontro
 
Eppure Spalletti aveva mandato in campo i migliori, con le uniche eccezioni di Alisson - confermato portiere di coppa - e Paredes, preferito a un De Rossi stremato. Ma Dzeko e Salah, Strootman e Nainggolan sono finiti nella tela di Inzaghi, che ha limitato il belga incollandogli addosso Biglia, mettendosi a specchio e lasciando a Milinkovic e Felipe Anderson il compito di infastidire alle spalle i mediani romanisti. La partita la sbilancia Milinkovic, che prima sfiora il vantaggio di testa, poi al 29' avvia l'azione lanciando Felipe tra le maglia larghissime di una difesa giallorossa fin troppo distratta, e poi va a chiudere raccogliendo l'assist del brasiliano per il vantaggio.

La Roma, imbrigliata, potrebbe pareggiare un minuto dopo ma di testa Dzeko manda alto. E allora la Lazio continua a tessere, controlla facile sulla trequarti e riparte. Felipe potrebbe chiuderla, ma spara fuori. L'ingresso di Keita però fiacca in corse frenetiche difensori romanisti spremuti. Fino a quando il senegalese non punta Manolas, lo semina e invita Immobile a far festa, chiudendo il 2-0. Una Roma in versione 'Chi l'ha visto' ricompare nell'area laziale solo con un tiro deviato di Emerson, che Strakosha riesce comunque a allontanare. I brividi finali si chiamano Totti, a cui Spalletti concede gli ultimi 4 minuti, e l'arbitro Irrati, che decide per un recupero record da 6 minuti. Utili solo a rimandare di qualche istante la festa della Lazio. Che aspettando il ritorno del 5 aprile, ha già una mano sulla finale.

Lazio-Roma 2-0 (1-0)

LAZIO (3-4-2-1) Strakosha – Bastos, de Vrij, Wallace – Basta, Parolo, Biglia, Lukaku (35' st Crecco) – Felipe Anderson (22' st Keita), Milinkovic (46' st Murgia) – Immobile. All. Inzaghi

ROMA (3-4-2-1) Alisson – Rudiger, Fazio, Manolas – Bruno Peres (41' st Totti), Strootman, Paredes (18' st Perotti), Emerson – Salah (24' st El Shaarawy), Nainggolan – Dzeko. All. Spalletti

Arbitro: Irrati.
Rete: 30' pt Milinkovic, 33' st Immobile.
Note: ammoniti Parolo, Rudiger, Strakosha, Biglia; spettatori 28mila circa.
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