Ginnastica, Marta Pagnini diventa giudice internazionale
Esame (in russo) per l'ex capitano della nazionale italiana di ritmica, che ha conseguito il brevetto
di LUCA BOLDRINI LA NAZIONE PRATO
Prato, 31 marzo 2017 - "Sarò un giudice trasparente ed equo". Lo aveva promesso, Marta Pagnini, e l'ha mantenuto. La ginnasta, capitano della Nazionale italiana di ritmica fino alle olimpiadi di Rio, aveva annunciato che sarebbe rimasta nell'ambiente.
Detto, fatto: ha conseguito il brevetto di terzo livello e adesso è giudice internazionale.
Siccome anni di ginnastica ti temprano non solo nel fisico, ma anche e soprattutto nella mente, la Pagnini ha scelto una strada difficile. Basti pensare che ha sostenuto l'esame
a Mosca, in lingua russa. E lo ha superato brillantemente. "Ancor prima di terminare l’attività agonistica - ha detto al sito specializzato www.ginnasticaritmicaitaliana.it - avevo già in mente di intraprendere la carriera da giudice. Penso sia una bellissima strada
che ti permette di rimanere legata alla ginnastica ritmica. Bella, certamente. Difficile, di sicuro. Così già a gennaio mi sono messa a studiare per il Corso giudice nazionale. Non facile perché
il codice, nel frattempo, è stato completamente rivoluzionato, per cui per noi era tutto nuovo. In più mi mancava completamente l’abitudine e l’esperienza nel giudicare. Sono rimasta sorpresa dal
risultato ottenuto all’esame nazionale perché proprio non mi aspettavo di averlo superato con un buon punteggio e da lì, fresca di tanto studio, sono partita nel giro di poche settimane per la Russia".
E una bella soddisfazione anche per la sua prima tifosa, la mamma Grazia Ciarlitto, presidente dell'Etruria - la società pratese dove Marta ha mosso i primi passi nella ginnastica - e consigliere federale in carica.
Nel frattempo la ginnasta, che con la sua guida ha portato per anni la Nazionale italiana ai vertici mondiali in tutte le competizioni (non dimentichiamo il bronzo di Londra 2012),
ha portato la sua testimonianza a Coverciano, al Centro Tecnico Federale, per l’evento "Educare al movimento" organizzato dalla Scuola dello Sport del Coni insieme a De Agostini Scuola. Era il secondo
appuntamento nazionale mirato alla formazione e all’aggiornamento dei docenti di educazione fisica. "Ho portato la mia testimonianza come atleta e studentessa - ha detto - e penso sia molto bello portare un'esperienza
pensando che possa essere di ispirazione o insegnamento a qualcuno".
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